Carlo Magno re dei Franchi

Alla morte di Pipino il regno fu diviso Carlo Magno e suo fratello Carlomanno. Quando nel 771 Carlomanno morì, Carlomagno inizia ad esercitare in pieno i suoi poteri, e diventa l'unico sovrano del regno unito dei Franchi. Dal padre oltre al regno e al rapporto di fiducia con il Papa ereditò anche la questione italiana che Carlomagno seppe risolvere meglio di quanto non avesse fatto Pipino, che non schiacciò mai Astolfo, ma si limitò a controllare che le cose in Italia non degenerassero, contenendo le azioni del re longobardo e rimanendo in ogni modo subordinato al Papa. Come i suoi predecessori Carlomagno s'impegnò militarmente per contrastare chi si opponeva al suo potere che cresceva di giorno in giorno.Carlomagno Le campagne militari intraprese da Carlomagno furono molte, circa sessanta, tutte tese ad aumentare il dominio in Europa per l'Impero e per la Chiesa. Gli Arabi in Spagna, i Sassoni nella Germania orientale, gli Avari nell'attuale Ungheria, i Longobardi in Italia. Questi furono i fronti sui quali Carlomagno s'impegnò militarmente. Solo in Spagna,  dove Carlo
Carlo Magno dipinto da Durer
incontrò il Califfo di Cordoba, il successo non fu nettissimo, per non dire fallimentare. Il regno franco si accontentò di costituire la Marca Spagnola che si estendeva fino alla Catalogna e all'Ebro.L'organizzazione degli Arabi ridusse le ambizioni di Carlo arrestando definitivamente l'espansione ad ovest dell'Impero. Le cose andarono diversamente sugli altri fronti: i Sassoni furono piegati in una guerra che impegnò le truppe franche per venti anni. Diciotto furono le spedizioni necessarie per piegare Vitichindo e il suo popolo. Una volta sconfitti i Sassoni furono "evangelizzati" con metodi a dir poco disumani. La vicenda rappresenta forse la pagina più buia della storia dell'Impero. Decapitazioni e deportazioni erano all'ordine del giorno, a Werden
Carlo Magno sconfigge Adelchi
si contano 4.500 esecuzioni in un solo giorno, in uno stato di terrore dove anche il trasgredire il più piccolo precetto significava irrimediabilmente la pena di morte. Le poche teste che rimasero sui corpi alla fine, accettarono il battesimo e l'opera di civilizzazione/cristianizzazione si realizzò (così) senza troppi ostacoli.Alla fine del 804 i Sassoni furono completamente assoggettati. Agli Avari Carlo confiscò tesori di grandissimo
valore, dopo aver distrutto i loro territori e averli respinti di là del Tibisco tra il 793 e il 794. Le frontiere ad est erano ormai sicure e le invasioni da ovest non erano più in pericolo. Sul fronte italiano la causa che portò alla guerra fu l'elezione sul soglio pontificio d'Adriano I nel 772, il quale favorì l'intesa con i Franchi. Questo bastò ai Longobardi del principe Adelchi, figlio di Desiderio, per dichiarare guerra allo Stato Pontificio. Carlo sceso in Italia liquidò la questione in pochi mesi. Mentre Carlomagno festeggiava la Pasqua del 774 a Roma con Adriano, il suo esercito assediò Pavia. Si narra che il re Desiderio rimase abbagliato dalla luce riflessa dalle armate carolingie che avanzavano su Pavia, capitale del regno di Longobardi. Dopo la cattura del padre, Adelchi trovò rifugio a Costantinopoli. In questi anni Carlo ridimensiona le mire espansionistiche del Papa che cercava di annettere il ducato di Spoleto, riconoscendo come suddito il Duca in questione. I confini del regno erano ora il fiume Ebro ad ovest, il mar Baltico a Nord, il Danubio ad est ed infine l'Adriatico a Sud. Dopo queste conquiste l'autorità di Carlo crebbe in tutta Europa e, fatta eccezione per qualche re e principe spagnolo e inglese, Carlo ormai era il sovrano incontrastato dell'Europa da lui conquistata ed evangelizzata. Intanto a Bisanzio la situazione era come non mai instabile. Costantino VI fu detronizzato dalla madre, la basilissa Irene, la quale prese il potere nelle sue mani. Purtroppo, essendo una donna, la sua carica non fu mai riconosciuta e l'impero fu sempre considerato vacante. Irene cominciò una politica di riavvicinamento combinando un matrimonio dinastico tra Rotreude figlia di Carlo e il nuovo imperatore, e rinunciò all'iconoclastia. Ormai c'erano tutti i presupposti per l'incoronazione di Carlomagno come Imperatore del Sacro Romano Impero.
Firma di Carlo Magno
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